mercoledì 24 luglio 2013

Il segreto dell'esistenza umana non sta soltanto nel vivere, ma anche nel sapere per che cosa si vive.

- Fëdor Michajlovič Dostoevskij -

venerdì 19 luglio 2013

"Carme V" e "Carme VII"

CARME V

Godiamoci la vita, mia Lesbia, l'amore,
e il mormorio dei vecchi inaciditi
consideriamolo un soldo bucato.
I giorni che muoiono possono tornare,
ma se questa nostra breve luce muore
noi dormiremo un'unica notte senza fine.
Dammi mille baci e ancora cento,
dammene altri mille e ancora cento,
sempre, sempre mille e ancora cento.
E quando alla fine saranno migliaia
per scordare tutto ne imbroglieremo il conto,
perché nessuno possa stringere in malie
un numero di baci così grande


CARME VII

Mi chiedi con quanti baci, Lesbia,
tu possa giungere a saziarmi:
quanti sono i granelli di sabbia
che a Cirene assediano i filari di silfio
tra l'oracolo arroventato di Giove
e l'urna sacra dell'antico Batto,
o quante, nel silenzio della notte, le stelle
che vegliano i nostri amori furtivi.
Se tu mi baci con così tanti baci
che i curiosi non possano contarli
o le malelingue gettarvi una malia,
allora si placherà il delirio di Catullo.


 - Catullo -

sabato 13 luglio 2013

E sèmm partii



Come figli raccolti in braccio
da questa nave che non sa partire,
ricamiamo il mare con lo sguardo a punta,
l'ancora più grossa ce l'abbiamo qui


Come figli portati a spasso
dalle onde a pezzi che san tutto loro,
verso un'orizzonte con il sole al collo,
dondolando sempre, ma cadendo mai.


L'unda de ieer porta l'unda de incöö
l'öcc de un vecc l'era l'öcc de un fiöö


E sèmm partii e sèmm partii,
per questa America sugnàda in prèssa,
la fàcia dùpia cumè una munéda
e una valìsa che gh'è deent nagòtt 


E sèmm partii e sèmm partii,
cumè tocch de vedru de un büceer a tocch,
una vita noeva quaand finìss el maar
mentre quèla vègia la te pìca i spàll...
E sèmm partii...


Come figli salutati a mano
da questa gente che non riesci più a vedere,
fazzoletti bianchi che non san volare,
non ci seguiranno e resteranno là.


Come figli presi a calci in culo
da una paura con le scarpe nuove
e gli occhi bruciano senza rumore,
non è solo il vento, non è solo il sale


L'unda de ieer porta l'unda de incöö
l'öcc de un vecc l'era l'öcc de un fiöö


E sèmm partii e sèmm partii,
per questa America che maja tücc
un gratacieel o una rivultèla
se la furtoena la me baserà. 


E sèmm partii e sèmm partii,
cumè una cicàda cuntra la bufera ,
se ghe la foo cambi la mia vita,
se fùndi mea l'è giammò quajcòss.
E sèmm partii.....


Come figli raccattati al volo
da questa statua che nasconde il cielo,
ha una faccia dura e ci guarda strano,
sarem poi simpatici alla Libertà?


E sèmm partii e sèmm partii,
per questa America sugnàda in prèssa,
la fàcia dùpia cumè una munéda
e una valisa che gh'è deent nagòtt 


E sèmm partii e sèmm partii,
cumè tòcch de vedru de un büceer a tòcch,
una vita noeva quaand finìss el maar
mentre quèla vègia la te pica i spàll
E sèmm partii.....

- Davide Van de Sfroos -

lunedì 8 luglio 2013

Papa Francesco a Lampedusa: «No a globalizzazione dell'indifferenza»

Visita conclusa. In 10mila per la Messa. L'incontro con i migranti. La forte simbologia delle azioni del Pontefice.

 

Prima di scendere sul molo di Lampedusa, ha deposto in mare una corona di fiori per ricordare i migranti morti in mare. Papa Francesco ha inaugurato così la sua prima visita nell'isola, dove lo attendeva una folla di 10mila persone. E' stata proprio la notizia degli «immigrati morti in mare, da quelle barche che invece di essere una via di speranza sono state una via di morte» ad averlo spinto a scegliere Lampedusa come meta della sua prima visita. Lo scopo, come ha ricordato durante la messa, è «risvegliare le nostre coscienze perché ciò che è accaduto non si ripeta». Si calcola che nei viaggi della speranza dall'Africa all'Europa abbiano perso la vita almeno 25mila persone negli ultimi 20 anni. 

LA MESSA - Il Papa è arrivato a Lampedusa nella tarda mattinata di lunedì. Il programma è stato sobrio, su espressa richiesta del Pontefice che da un lato non ha voluto spese straordinarie e dall'altro ha chiesto di non stravolgere la vita quotidiana della popolazione. Alla visita non erano presenti autorità, tranne il sindaco di Lampedusa Giuseppina Nicolini e l'arcivescovo di Agrigento Franco Montenegro (che è anche presidente di Migrantes, la fondazione della Cei per i migranti). Al suo arrivo a Lampedusa, a Punta Favaloro, Papa Bergoglio ha stretto la mano ad un gruppo di migranti, ricordando di pregare «anche per quelli che non sono qui». Un gesto inaspettato, che non è previsto in nessun protocollo. Mentre durante la messa, che si è tenuta nello stadio dell'isola, il Pontefice si è scagliato contro «la globalizzazione dell'indifferenza» e la società «che ha dimenticato l'esperienza del piangere». Si è poi rivolto agli immigrati musulmani, salutandoli con l'espressione dialettale lampedusana « o' scià» (che significa «o fiato») e assicurando che «la Chiesa vi è vicina nella ricerca di una vita più dignitosa per voi e le vostre famiglie».  

LA VISITA - Dopo la messa, Papa Francesco ha raggiunto la parrocchia di San Gerlando, dove ha incontrato alcuni migranti, un gruppo di cittadini di Lampedusa e il sindaco Nicolini. Presente all'incontro anche don Stefano, il parrocco che nel maggio scorso lo aveva invitato nell'isola. Uscendo dalla chiesa, il Pontefice ha salutato i lampedusani chiedendo loro di «proseguire in questo atteggiamento tanto umano quanto cristiano». Un invito che ha ripetuto anche via Twitter: «Preghiamo per avere un cuore che abbracci gli immigrati. Dio ci giudicherà in base a come abbiamo trattato i più bisognosi" ha twittato durante la mattinata dall'account @Pontifex_it. Il Papa è poi ripartito per Roma, dove è atterrato nel primo pomeriggio.

 

 LE REAZIONI - «Ora Lampedusa non è più l'ultima frontiera d'Italia ma la prima tappa del primo viaggio del Papa, mi auguro che la sua visita aiuti tutti a prendere consapevolezza della responsabilità e della necessità di accogliere» ha commentato il sindaco Nicolini il giorno prima della visita. Mentre Laurent Jolles, rappresentante dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) per l'Italia e il sud Europa ha definito la scelta del Papa «un gesto di grande valore umano e simbolico, che contribuirà a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla causa di 45 milioni di persone che in tutto il mondo sono state costrette a lasciare le loro abitazioni». 

Il Corriere della Sera, Cronache