Dalla Gazzetta dello Sport al link: http://www.gazzetta.it/Tennis/11-06-2012/nadal-piu-grande-borg-settimo-sigillo-roland-garros-911501371485.shtml
Nadal più grande di Borg
Settimo sigillo al Roland Garros
PARIGI, 11 giugno 2012
Dopo la pioggia, Djokovic s'arrende 6-4 6-3 2-6 7-5: per lo spagnolo è l'incoronazione di più forte di sempre sulla terra. Finale dai mille volti e colpi di scena, giocata sul filo dei nervi e quasi mai spettacolare. Decisiva la sospensione di domenica, con il serbo in rimonta
- Rafa Nadal solleva il trofeo davanti alla bandiera spagnola. LaPresse
Il primo nel 2005, l'ultimo (per ora) oggi. Rafa Nadal
meglio di Bjorn Borg per numero di trofei sollevati al Roland Garros:
sono 7 contro i 6 dello svedese. Due tennis lontani, imparagonabili se
non per il puro dato statistico, che incorona lo spagnolo più grande di
sempre sul rosso. Sfuma, invece, il sogno di Novak Djokovic, lo Slam a
cavallo di due stagioni mai riuscito né a Federer né a Nadal. Il serbo
numero 1 al mondo si deve arrendere per 6-4 6-3 2-6 7-5 al termine di
una partita quasi mai bella, giocata sul filo dei nervi e decisa
principalmente dalla sospensione per pioggia di domenica pomeriggio.
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- Borg e Nadal: passaggio di testimone tra leggende. Afp
SUBITO BREAK —
Quanto accaduto domenica, viene dopo: oggi alle 13, quando Rafa e Nole
si sono ritrovati sul Philippe Chatrier, è iniziata un'altra partita.
Djokovic partiva in vantaggio, 2-1 e servizio, ma con tutti gli occhi
puntati addosso, per capire se sarebbe riuscito a impattare subito il
match. Il primo scambio lo manda fuori Nadal, è sequenza continua di
errori, pazzesco quello del serbo che regala subito una palla break. Da
predatore consumato, lo spagnolo non ne aspetta una seconda e si lancia
sull'occasione d'oro. Bravo, ma soprattutto fortunato, perché il nastro
costringe Novak a un recupero approssimativo, che spalanca a Nadal il
campo, il game, il set e il match.
Nadal 7 volte re a Parigi
IN BILICO —
La ferita è di quelle che abbatterebbe un toro, lo sa bene Rafa che
continua spingere al massimo e tiene tre turni di servizio a zero,
qualcosa che fino al giorno prima sermbrava impensabile, soprattutto
dopo gli 8 game consecutivi vinti da Djokovic dopo aver perso i primi
due set. Nole è bravo a non concedere altre palle break, anche se sul
4-5 va a servire infastidito dalla pioggia e dopo aver chiesto
ripetutamente la sospensione. Nadal è d'accordo, ma per il supervisor
del torneo, Stefan Fransson, si può continuare. Sul 5-5 esce anche il
sole, le condizioni per giocare sono finalmente all'altezza della posta
in gioco. Al servizio va Nadal, per la prima volta Djokovic riesce a
segnare un punto con la complicità dei giudici di sedia che non vedono
un rovescio out. Rafa protesta, ma senza successo, quindi replica sul
campo: prima forza l'errore del serbo, poi sale a rete e conquista il
5-6.
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- La disperazione di Novak Djokovic. LaPresse
TRIONFO —
Il punto della vittoria è un doppio fallo di Djokovic, brutto e pesante
come tutto il match. Nadal si butta a terra, poi sale in tribuna come
non aveva mai fatto in carriera, per abbracciare lo zio Toni, i
genitori, la sorella, la fidanzata e l'amico (star della Nba) Pau Gasol.
Dopo 3 ore e 49 minuti complessivi, lo spagnolo mette in bacheca il 50°
trofeo e l'11° Slam, nonché la terza vittoria consecutiva sulla terra
rossa dopo quelle nelle finali di Montecarlo e Roma. Ecco spiegate le
lacrime di un ragazzo che a Parigi ha vinto quattro anni di fila (2005,
2006, 2007, 2008) e altre due volte l'anno scorso e quest'anno. Avrebbe
potuto fare filotto se non ci fosse stata nel 2009 la vittoria di Roger
Federer, l'unica dello svizzero a Parigi. L'unica che manca al numero1
del mondo Novak Djokovic.
Claudio Lenzi
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