venerdì 22 giugno 2012


Non c'è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che potete regolare sulla libertà della mia mente. 

- Virginia Woolf -

lunedì 18 giugno 2012


La nostra mente è molto più grande della nostra vita. Per questo la vita non ci basta. 

- Valerio Massimo Manfredi -

martedì 12 giugno 2012

Nadal più grande di Borg - Settimo sigillo al Roland Garros

Dalla Gazzetta dello Sport al link: http://www.gazzetta.it/Tennis/11-06-2012/nadal-piu-grande-borg-settimo-sigillo-roland-garros-911501371485.shtml

Nadal più grande di Borg
Settimo sigillo al Roland Garros

PARIGI, 11 giugno 2012

Dopo la pioggia, Djokovic s'arrende 6-4 6-3 2-6 7-5: per lo spagnolo è l'incoronazione di più forte di sempre sulla terra. Finale dai mille volti e colpi di scena, giocata sul filo dei nervi e quasi mai spettacolare. Decisiva la sospensione di domenica, con il serbo in rimonta

Rafa Nadal solleva il trofeo davanti alla bandiera spagnola. LaPresse
Rafa Nadal solleva il trofeo davanti alla bandiera spagnola. LaPresse
Il primo nel 2005, l'ultimo (per ora) oggi. Rafa Nadal meglio di Bjorn Borg per numero di trofei sollevati al Roland Garros: sono 7 contro i 6 dello svedese. Due tennis lontani, imparagonabili se non per il puro dato statistico, che incorona lo spagnolo più grande di sempre sul rosso. Sfuma, invece, il sogno di Novak Djokovic, lo Slam a cavallo di due stagioni mai riuscito né a Federer né a Nadal. Il serbo numero 1 al mondo si deve arrendere per 6-4 6-3 2-6 7-5 al termine di una partita quasi mai bella, giocata sul filo dei nervi e decisa principalmente dalla sospensione per pioggia di domenica pomeriggio.
Borg e Nadal: passaggio di testimone tra leggende. Afp
Borg e Nadal: passaggio di testimone tra leggende. Afp
SUBITO BREAK — Quanto accaduto domenica, viene dopo: oggi alle 13, quando Rafa e Nole si sono ritrovati sul Philippe Chatrier, è iniziata un'altra partita. Djokovic partiva in vantaggio, 2-1 e servizio, ma con tutti gli occhi puntati addosso, per capire se sarebbe riuscito a impattare subito il match. Il primo scambio lo manda fuori Nadal, è sequenza continua di errori, pazzesco quello del serbo che regala subito una palla break. Da predatore consumato, lo spagnolo non ne aspetta una seconda e si lancia sull'occasione d'oro. Bravo, ma soprattutto fortunato, perché il nastro costringe Novak a un recupero approssimativo, che spalanca a Nadal il campo, il game, il set e il match.
IN BILICO — La ferita è di quelle che abbatterebbe un toro, lo sa bene Rafa che continua spingere al massimo e tiene tre turni di servizio a zero, qualcosa che fino al giorno prima sermbrava impensabile, soprattutto dopo gli 8 game consecutivi vinti da Djokovic dopo aver perso i primi due set. Nole è bravo a non concedere altre palle break, anche se sul 4-5 va a servire infastidito dalla pioggia e dopo aver chiesto ripetutamente la sospensione. Nadal è d'accordo, ma per il supervisor del torneo, Stefan Fransson, si può continuare. Sul 5-5 esce anche il sole, le condizioni per giocare sono finalmente all'altezza della posta in gioco. Al servizio va Nadal, per la prima volta Djokovic riesce a segnare un punto con la complicità dei giudici di sedia che non vedono un rovescio out. Rafa protesta, ma senza successo, quindi replica sul campo: prima forza l'errore del serbo, poi sale a rete e conquista il 5-6.
La disperazione di Novak Djokovic. LaPresse
La disperazione di Novak Djokovic. LaPresse
TRIONFO — Il punto della vittoria è un doppio fallo di Djokovic, brutto e pesante come tutto il match. Nadal si butta a terra, poi sale in tribuna come non aveva mai fatto in carriera, per abbracciare lo zio Toni, i genitori, la sorella, la fidanzata e l'amico (star della Nba) Pau Gasol. Dopo 3 ore e 49 minuti complessivi, lo spagnolo mette in bacheca il 50° trofeo e l'11° Slam, nonché la terza vittoria consecutiva sulla terra rossa dopo quelle nelle finali di Montecarlo e Roma. Ecco spiegate le lacrime di un ragazzo che a Parigi ha vinto quattro anni di fila (2005, 2006, 2007, 2008) e altre due volte l'anno scorso e quest'anno. Avrebbe potuto fare filotto se non ci fosse stata nel 2009 la vittoria di Roger Federer, l'unica dello svizzero a Parigi. L'unica che manca al numero1 del mondo Novak Djokovic.

Claudio Lenzi 
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lunedì 11 giugno 2012

"Due settimane incredibili - Ma non mi cambieranno"

Dalla Gazzetta dello Sport al link: http://www.gazzetta.it/Tennis/09-06-2012/due-settimane-incredibili-ma-non-mi-cambieranno-911484431511.shtml

"Due settimane incredibili
Ma non mi cambieranno"

Milano, 09 giugno 2012

Il bilancio di Sara Errani dopo la sconfitta in finale al Roland Garros: "C'è più gioia che amarezza, peccato aver iniziato male. La Top 10? Non ci credo. Questo premio va a tutti quelli che mi hanno fatto essere la persona che sono e che mi hanno permesso di essere qua oggi". E la Sharapova: "E' il momento più bello della carriera. Brava Sara, è stato difficile batterti"

Sara Errani, 25 anni, n.10 Wta. LaPresse
Sara Errani, 25 anni, n.10 Wta. LaPresse
"Sono state due settimane incredibili". Sara Errani esce a testa altissima dal Roland Garros. L'azzurra, sconfitta in finale dalla russa Maria Sharapova per 6-3 6-2, porta comunque a casa il titolo di doppio e una nuova, bellissima classifica: numero 10 al mondo. "Sono partita male e tutto è diventato più complicato. Con queste giocatrici non ti puoi permettere il lusso di regalare i primi 3 o 4 game. Maria ha giocato molto bene, ha ottenuto tanti punti al servizio e ha preso in mano la situazione nella fase iniziale degli scambi. Mi ha impedito di impostare il gioco come avrei voluto, soprattutto nel primo set. Nel secondo, sono migliorata: ma i problemi sono comunque rimasti", ammette Sara. "Adesso voglio continuare così, voglio andare avanti normalmente con gli allenamenti. Voglio migliorare, ma so che nelle prossime settimane arriveranno anche le sconfitte. So che devo progredire, so che devo in particolare lavorare sul servizio: non è il mio colpo migliore".
RESTARE COSì — A chi le chiede se sia più forte l'amarezza di aver perso la finale o la gioia di esserci arrivata, Sara risponde senza incertezze: "È sicuramente molto più a forte la gioia di come è andato questo torneo". I lucciconi la accompagnano per tutta la conferenza stampa, anche quando ripete quello che ha detto in campo, durante la premiazione: "Sono nella top ten ma non mi ci sento, non riesco a crederci, sono molto emozionata. Spero che la mia vita non cambi, voglio continuare a vivere questa vita" le parole dell'azzurra. "Questo premio va a tutti quelli che mi hanno fatto essere la persona che sono e che mi hanno permesso di essere qua oggi" aveva detto prima in campo, Congratulazioni a Maria per la vittoria, è stata una bella partita".
Doccia di champagne negli spogliatoi. Reuters
Doccia di champagne negli spogliatoi. Reuters
GIOIA SHARAPOVA — E Maria Sharapova? "È il momento più bello della mia carriera" le prime parole pronunciate dalla russa dopo il match, felice come poche volte negli ultimi anni. "Complimenti a Sara Errani per il torneo che ha disputato, è stata un'avversaria davvero difficile da battere". Infine, un pronostico per domani: "Mi piacerebbe che vincesse Djokovic. Perché non ha mai vinto". Già, proprio come lei, prima di oggi.

Gasport 
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