Мы живем, под собою не чуя страны,
Наши речи за десять шагов не слышны,
А где хватит на полразговорца,
Там припомнят кремлёвского горца.
Его толстые пальцы, как черви, жирны,
А слова, как пудовые гири, верны,
Тараканьи смеются усища,
И сияют его голенища.
А вокруг него сброд тонкошеих вождей,
Он играет услугами полулюдей.
Кто свистит, кто мяучит, кто хнычет,
Он один лишь бабачит и тычет,
Как подкову, кует за указом указ:
Кому в пах, кому в лоб, кому в бровь, кому в глаз.
Что ни казнь у него - то малина
И широкая грудь осетина. - Осип Эмильевич Мандельштам - Non ci sentiamo il paese sotto i piedi,a dieci passi di distanza non si sentono le voci,
e ovunque ci sia spazio per un mezzo discorso
salta sempre fuori il montanaro del Cremlino.
salta sempre fuori il montanaro del Cremlino.
Le sue dita dure sono grasse come vermi,
le sue parole esatte come fili a piombo.
le sue parole esatte come fili a piombo.
Ammiccano nel riso i suoi baffetti da scarafaggio,
brillano i suoi stivali.
brillano i suoi stivali.
Ha intorno una marmaglia di ducetti dagli esili colli
e si diletta dei servigi di mezzi uomini.
e si diletta dei servigi di mezzi uomini.
Chi miagola, chi stride, chi guaisce
se lui solo apre bocca o alza il dito.
se lui solo apre bocca o alza il dito.
Forgia un decreto dopo l’altro come ferri di cavallo:
a chi lo dà nell’inguine, a chi fra gli occhi, sulla fronte o sul muso.
a chi lo dà nell’inguine, a chi fra gli occhi, sulla fronte o sul muso.
Ogni morte è una fragola per la bocca,
di lui, osseta dalle larghe spalle.
di lui, osseta dalle larghe spalle.
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